Costi

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Aggiornato il 09/04/2018

Sono una quantificazione economico-monetaria dei fattori necessari per produrre i beni/servizi dell’impresa. In particolare, strutture, macchinari ed il lavoro necessari per poter realizzare il prodotto/servizio.

Principali TIPOLOGIE DI COSTI

  • Costo delle materie prime: si definiscono materie prime i beni utilizzati dall'impresa nel processo produttivo per ottenere il prodotto finito.
  • Costi figurativi: sono quei costi di gestione non sostenuti direttamente ma presuppongono l'utilizzo di fattori necessari allo svolgimento dell'attività dell'impresa. Ad esempio il caso in cui il lavoro si svolgesse in locali di proprietà propria o di terzi che ne danno uso gratuito. Anche la remunerazione del lavoro dell'imprenditore/trice è un costo figurativo che va calcolato e considerato nella determinazione del prezzo di vendita.
  • Costi fissi: alcuni costi aziendali si definiscono fissi quando non variano o variano poco significativamente al variare dei volumi di produzione. Ad esempio i costi annuali per il commercialista o per l'affitto, non aumentano proporzionalmente all'aumentare della quantità prodotta o erogata dei nostri prodotti. Essi sono quindi sempre gli stessi sia che l'impresa produca molto o poco.
  • Costi pluriennali o investimenti: sono quei costi sostenuti per l'acquisto dei mezzi e servizi necessari all'impresa e utilizzati per più di un esercizio (anno) . Gli investimenti possono suddividersi in investimenti in beni reali (acquisti ad esempio di macchinari, mobili, attrezzature) utilizzati per l'attività dell'impresa per più anni ed investimenti finanziari (ad esempio BOT, azioni ecc.) Il passaggio da un costo pluriennale ad un costo annuale è fatto tramite la determinazione degli ammortamenti e la necessaria stima del numero di anni di presumibile utilizzo.
  • Ammortamento: il costo complessivo dei singoli investimenti deve essere suddiviso per il numero di anni in cui ipotizziamo di utilizzarli nella produzione/erogazione. La quota di costo annuale che deriva dalla suddetta operazione si definisce quota di ammortamento e rappresenta il valore di utilizzo del bene nell'anno, o in altri termini il valore che il bene perde nell'anno a causa dell'usura fisica e tecnologica (obsolescenza).
  • Costi variabili (diretti): sono i costi sostenuti per l'acquisto dei mezzi necessari alla produzione o erogazione che aumentano in modo proporzionale alla quantità di prodotto/servizio erogato.costo del lavoro è variabile o diretto quando è costituito da tempo dedicato alla produzione/realizzazione. Il costo del lavoro è fisso o indiretto quando è relativo all'attività commerciale o amministrativa.